martedì 24 novembre 2009

Julkalendern, il calendario natalizio



Non ho ricordi di qualcosa di simile a questo calendario nella mia infanzia.
Il presepe dominava insieme ovviamente all´albero di natale.

Lo julkalender e´un calendario con delle piccole finestrelle. Su ogni finestrella i numeri dall´1 al 24. Dal primo dicembre si cominciano ad aprire le finestrelle fino alla fatidica vigilia.

Il kalender e´basato su di una serie televisa per bambini che viene creata ogni anno appositamnete per l´occasione. I bambini seguono la serie e poi ogni giorno, appena finita la puntata aprono la finestrella. Cio´che e´dietro la finestrella ha naturalmente a che fare con la trama della serie natalizia.

Da martedi´prossimo dobbiamo sederci sul divano con T. e sorbirci tutttttttttta la serie giorno per giorno! speriamo sia meglio di quella dell´anno prima.

domenica 22 novembre 2009

Come gli svedesi vedono l´Italia

Spesso gli svedesi mi domandano perche´mi sia trasferita qui. Esprimono sempre sorpresa nel fatto che abbia volontariamente lasciato l´Italia per la Svezia, il sole per il grigiore, il caldo per il freddo, il buon cibo per una cucina non certo rinomata. E che per di piu´ parli la loro lingua invece dell´italiano , che e´cosi´musicale (mi dicono). Chi non e´stato in Italia sogna di andarci e chi ci e´stato mi racconta di come ami il nostro paese.

Anche io sono sorpresa della loro immagine del nostro paese. Ma poi mi dico, meglio cosi´. La realta´teniamocela per noi...

Certo, quando mi chiedono se non ami Eros Ramazzoti, be li´va il limite!


L`amico invisibile di T., Suno, gli ha fatto vedere le immagini dei Pacci, che abitano nella terra di Suno, Sullia (si chiamo cosi´questa volta, precedentemente era Irania, dove si va con il velo sui capelli).

W LA FANTASIA

venerdì 20 novembre 2009



Siccome ve ne avevo parlato in un post precedente, eccovi un immagine dell´angolo dedicato ai bambini nel duomo della citta´.

Novembre

Non saprei in quale altro modo intitolare questo post.
Se e´vero, come dice il poeta, che "April is the cruelest month", non so che dovremmo dire di queto novembre. Sole zero. Buio verso le 15.30...

Ormai e´una settimana che sono rinchiusa a casa e vabbo (da vabbar=vård av sjuk barn, cura del bambino malato). Comincio a risentirne nel corpo e nello spirito. Ma sopratutto mi dispiace per T. che e´ancora cosi´debole. La nostra teoria e´che gia´se le beccata la suina (svininfluensa).

Qui la gente si vaccina e i bambini quasi tutti. Adesso consigliano di vaccinare anche dai 6 mesi. In Italia ho sentito di molta diffidenza verso il vaccino. E´certo, noi crediamo sempre che ci vogliano fregare (spesso a ragione!).
Lo svedese invece ha maggiore fiducia nelle sua istituzioni ed e´meno propenso all´anarchia. Quindi se gli dicono che e´importante vaccinarsi la maggior parte si vaccinera´.

mercoledì 18 novembre 2009

L´infermiera psicopatica

Ore 19:30
Per l´ennesima volta Thea ci vomita quella piccola quantita´di cibo ingerita. ormai dalla scorso sabato non mangia praticamente nulla anche se riesce a bere. Febbre da 38 e 40 gradi.
Ore 19:45 telefoniamo per la terza volta in due giorni al sjukvårdrådgivning, un linea attiva 24 su 24 dove infermiere/i danno consigli e in casi ritenuti piu´gravi di mettono in contatto con il prontosoccorso.
Ci dicono di andare al prontossocorso per bambini (barnakuten).
Ore 20:00
Io e Thea ci dirigiamo in macchina e arriviamo attorno alle 20:15.
Un infermiera scorbutichella ci indirizza verso una stanza e li aspettiamo e aspettiamo.
Ore 20:40
L`ínfemiera scorbutichella riempie un formulario di domande. Va via e ritorna dopo dieci minuti.
Ore 20:50
l ´infermiera porta al suo ritorno un bicchiere contenente una soluzione reitradante con sali minerali. T. fa una smorfia, gia´sa di cosa si tratta e si rifiuta di berlo.
Ed ora ecco a voi i metodi di convincimento dell`ínfermiera, che da scorbutica si trasforma in psicopatica:
"Sei una bimba grande. Se ti dico di berlo devi berlo"
"No, non voglio sa di bleahh"
"Devi berlo perche´ti fa bene"
"no non voglio" (ancora piu´ostinato)
"Sai cosa succede se non lo bevi? viene il dottore e siamo costretti a metterti un tubicino nel naso e dartelo con la forza. Vuoi che lo facciamo? bevi!"
Io rimango allibita ma tento di distrarre Thea con un metodo di convicimento piu´umano. Infatti riesco a dargliene la meta´.
Per farla breve, torniamo a casa alle 11:00 dopo aver saputo che Thea ha un virus (ma no!) che potrebbe essere l´influenza suina ma anche un altro virus. Di farla bere che passera´sicuramente. e grazie!

martedì 17 novembre 2009

Giocare a fare il prete

A proposito di differenze tra la Svezia e l´Italia, vi devo raccontare questa che ho letto oggi su un giornale locale.
Nel duomo della citta´(domkyrka)hanno costruito un altare giocattolo dove si trovano anche vestiti da vescovo, prete, battesimi ect. Inoltre ci si trovano anche tutto cio´che ha che fare con la messa, versione giocattolo.
Li i bambini potranno giocare, provare diversi ruoli e nel gioco elaborare diversi vissuti. Ci devo portare T.
Che ne pensate?

lunedì 16 novembre 2009

Educare i bambini. Ma servono le sculacciate?

E´di oggi un articolo su Repubblica: una pediatra francese sta cercando di sensibilizzare i francesi affinche la prassi dello schiaffo quando ci vuole venga messa al bando.

http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/esteri/franmcia-sculacciate/franmcia-sculacciate/franmcia-sculacciate.html

In Svezia e´dal lontano 1979 che le punizioni corporali sono state messe al bando, ovvero fuorilegge.
Quando mi trovo in Italia e lo racconto ci sono spesso reazioni, del tipo che e´impossibile educare un bambino se ogni tanto non si utilizza lo schiaffo/sculacciata in determinate situazioni. la mancanza di uso/abuso di forza fisica sul bambino viene, da molto dei miei interlocutori, interpretata come una abdicazione alla autorita´genitoriale.
Io ribalterei l´argomentazione affermando che al contrario l´abdicazione c´e´nel momento in cui, non trovando ulteriori risorse,diamo sfogo alla nostra frustrazione con lo schiaffo /sculacciata).
La mia personale esperienza di mamma e´che il bambino deve avere chiaro in mente chi decide (tu adulto) e che quando si pongono dei limiti non bisogna stare a contrattarli con il bambini (perche´tu adulto decidi su certe cose e non c´e´nulla da contrattare).
Ma questo non signigica che il bambino e´li ubbidiente e non si opponga mai alle due decisioni. Spesso si oppone. eccome! ma questo fa parte anche dello sviluppo del bambino.
Si, si puo´educare senza schiaffi, senza dover umiliare un bambino grazie alla proria forza fisica.

domenica 15 novembre 2009

Una notte da dimenticare.......

Ore 4:15:
"Mamma, papa´, mamma, papa´.."
mamma si alza
"Che c´e´? dormi"
"no, ho paura. Ci sono i mstri in cucina"
"non ci sono i mostri. Non c´e´nessun mostro in cucina. Adesso dormi" (cerco di suonare convincente)
"Noo, ha paura" (piagnucolio)
"Vieni allora da mamma e papa´, ma devi dormire!" (sono piu´buona quando T. ha la febbre)
Andiamo in camere. T. si gira e si rigira. Tossisce. Sono terrorizzata che S. si possa svegliare (vorrei finalmente dormire dopo essere stata svegliata gia´due volte).
T. si addormente io anche.
"Uaaaaaaaaaa uaaaaaaaaaa" (sempre piu´in....to)
mamma si sveglia (e chi altrimenti?)
"Schhhhhhhh"
"Uaaaaaaaaa"
"Schhhhhhhh"
"Uaaaaaaaa"
"Schhhhhh" (sempre piu´ irritato)
Guardo l´orologio:6:39
Ti prego fammi dormire un altro po´!
S. si gira e si rigira "Uaaaaaaaaaaa" pausa "uaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa" pausa "mm mmm" "Uaaa"
T. si sveglia "mamma S. urla"
"Lo so amore. Ma tu dormi"
"Uaaaaaaaaaa"
"Mamma non posso dormire perche´S. urla"
Nooooooooooooooooooooo
Mi alzo, prendo S. e andiamo a fare colazione. Un endovenosa di caffe´.
Sono incazz.....issima. Come e´possibile che D. dorma ancora?

sabato 14 novembre 2009

Fenomeno svedese. O nordico forse. Parlo della lavanderia condominiale, maledizione di ogni sabato!! perche´qui la lavatrice a casa non c`e`ma bisogna invece servirsi di questa lavanderia condivisa da tutti gli inquilini..alcuni non vorresti mai incontrarli..e con altri vorresti non dover mai condividere lavaggi nelle stesse lavatrici..
Maledizione perche´dopo una settimana i panni accumulati sono circa un quintale..e quattro ore del weekend si perdono in questo vorticoso lavare e appendere. Ma stirare no..mai. Mi oppongo allo stiraggio. Andiamo con i vestiti un po´stropicciati!
In breve la mia storia:
emigrante per amore, approdata nella fredda Svezia nel 2001. Abito in una citta´ che sa di est Europa ma ormai mi son abituata. Dal 2001 ad oggi di cose ne sono successe, sia di brutte ma anche di belle, anzi di molto belle. Tra queste annovero la nascita delle mie stelle vickinghe, Thea e Siri.
Lavoro come insegnante nelle scuole d´infanzia ma al momento sono a casa in maternita´con la piccola. E siccome gli inverni sono lunghi e buii eccomi qui che mi ritrovo a scrivere per chi a voglia di leggermi.